Adriano - racconti e altro

Caos e ciò che venne poi

In principio fu Caos. Poi venne Gea e raccolse i calzini sporchi sparpagliati sul pavimento, ripiegò i vestiti, sistemandoli nei cassetti, gettò le cartacce e i sacchetti di patatine vuoti, cambiò aria alla stanza e insomma diede una bella ripulita a tutto, lamentandosi in continuazione e borbottando contro i giovani pigri e maleducati di oggi, perché ai suoi tempi certe cose non si facevano. Che poi fosse l'inizio dei tempi, e quindi non potessero esistere tempi precedenti, era il più trascurabile dei dettagli e in fondo rafforzava il suo punto: certe cose non si facevano, prima.

Era arrivato anche Eros, nel mentre, ma si era guardato bene dal dare una mano, preferendo restare in un angolo a osservare i lavori, con le mani dietro la schiena. Persone di questo tipo sono sempre esistite, anche durante la creazione del mondo, il che probabilmente può insegnarci molte cose sulla natura del nostro universo e sul perché alzarsi dal letto, la mattina, non sia sempre la mossa migliore da compiere, in una prospettiva cosmica.

Una volta esaurita la smania pulitoria di Gea, Caos poté finalmente rintanarsi di nuovo nella propria stanza, per dedicarsi a ciò che meglio gli riusciva: spargere immondizia sul pavimento, lasciare oggetti e vestiti ovunque, dimenticare avanzi di cibo smangiucchiato sui mobili e così via. Stava attraversando l'età della ribellione, dopotutto, e pare che sia normale comportarsi così. Si dedicò anche a passatempi solitari di particolare intensità, quali mai furono visti in epoche successive, per fortuna di tutti: da questi passatempi nacquero in qualche modo Erebo e Notte. È meglio non porsi troppe domande sulla meccanica degli eventi: sono nati e Caos li ha prodotti da solo.

Allo stesso modo, anche Gea si diede da fare, mentre era sola e si riposava, lamentandosi della maleducazione di quel Caos. Le sue attività solitarie furono altrettanto intense e produssero mari, monti e Urano, che poi sarebbe il cielo, ma a differenza degli altri ha avuto il privilegio di un nome proprio. Anche in questo caso, evitiamo domande troppo personali sul suo lavoro. Sappiamo però che, dopo questo ultimo evento, Eros smise di osservare e basta, cominciando a dare anche qualche consiglio su metodi alternativi per la procreazione: metodi collaborativi, anziché solipsistici. Ebbe così inizio una vivace epoca di incesti selvaggi e, almeno in apparenza, molto soddisfacenti; inoltre, grazie a Eros venne anche a delinearsi una nuova figura professionale, all'alba dei tempi, ossia quella della persona che non lavora, ma dice agli altri come debbano lavorare. Ma procediamo con gli incesti.

Erebo e Notte, pur essendo fratello e sorella, non ebbero molti problemi a produrre una coppia di figli, ossia Etere e Giorno, mentre Gea e Urano, che sarebbero madre e figlio, fecero le cose in grande, dandoci dentro come se non ci fosse un domani e sfornando una nutrita schiera di Titani. Questi Titani dimostreranno per primi i potenziali rischi derivati da un amore fraterno (o filiale) troppo stretto e appiccicoso: saranno proprio loro, infatti, a introdurre nel mondo violenze domestiche, evirazioni, cannibalismo e altri luminosi esempi di civiltà avanzata, ma è un discorso che affronteremo in seguito.

Che tutta la prima parte della creazione sia fondata sull'incesto è un altro dato che ci può dire molto sulla natura dell'universo e su alcuni dei suoi difetti fondamentali; d'altro canto, pare che universi creati in modo più cruento, mediante feroci smembramenti di macrantropi primordiali, colossali esplosioni e simili atti di violenza gratuita, a lungo termine, infliggano agli universi stessi gravi traumi psicologici, da cui soltanto pochi riusciranno a riprendersi. È difficile essere un mondo che guarda al futuro con ottimismo e speranza, se alla nascita ti hanno affettato e sparpagliato ai quattro venti, senza neppure chiederti un parere.

Nel complesso, dunque, il torrente carsico di pazzia e deformità ereditarie, causate da incesti seriali all'inizio dei tempi, può essere considerato un prezzo modesto da pagare, per un universo regolato e passabilmente funzionante. Inoltre, nei secoli a seguire, questi miti forniranno abbondante materia prima per generazioni di psicologi, che li useranno per dare nomi pittoreschi alle proprie manie sessuali preferite. A conferma che tutto torna utile, se si guarda alla vita con una mente aperta e intraprendente.

O almeno così dicono i saggi, che hanno una barba curata e uno sguardo intenso, e che posano molto bene per i primi piani, siano essi realizzati su marmo o su pellicola fotografica, e dunque hanno certamente ragione.

di Adriano Marchetti